La mail di Pierpaolo, imprenditore turistico, cittadino e garganico mi ha colpito molto per il desiderio intrinseco di fare gruppo, così come evidenziato dalla mail di Alessandro del RENDEZ VOUS di Vieste ed espresso successivamente e chiaramente dal sig. Giuseppe dell’Hotel Poggio degli Ulivi di Rodi Garganico.
Fare gruppo, lavorare assieme, non mollare, per noi stessi e soprattutto per la collettività che noi tutti rappresentiamo, non dobbiamo dimenticare che siamo in primis uomini e donne oltre che imprenditori e lavoratori.
La crisi economica che si sta abbattendo su di noi, colpirà di conseguenza i nostri familiari, i nostri vicini di casa, i nostri amici, le persone che incontriamo per strada.
Oggi più che mai è necessario Fare Gruppo.
Ma cosa significa fare gruppo?
Per me ha un significato ben preciso “Mettersi in rete”.
Mettersi in rete essenzialmente significa:
- Pari garanzia e migliore trattamento nei rapporti con i fornitori
- Pari garanzia e trattamento ottimo con i clienti
- Mutualità tra i consorziati
- Razionalizzazione delle imprese
- Sinergia nella promozione del territorio e delle nostre imprese presenti e future.
- Creazione di start-up
E’ così complesso Mettersi in rete?
No! Se c’è volontà, se ognuno intuisce il proprio compito e ne esercita le attività nel rispetto del ruolo dei propri compagni di avventura.
Mettersi in rete è un viaggio attraverso il futuro con uno sguardo al passato e con i piedi ben piantati nel presente.
Oggi più che mai risulta a tutti noi evidente che assottigliare il margine di intermediazione sull’incoming diventa fondamentale, ogni punto percentuale permette margini di investimento di enorme impatto sull’azienda e sul territorio.
Oggi più che mai risulta a tutti noi evidente che un unico centro di acquisti permette ai compagni di viaggio di avere prodotti migliori a prezzi più convenienti, riducendo i costi di approvvigionamento e ampliando l’offerta di prodotti locali a km 0 ed incentivando la formazione di nuove imprese locali.

Oggi più che mai risulta a tutti noi evidente che sviluppare imprese (ICT, agricoltura, allevamento, comunication, …) al servizio del turismo e collettività porta notevoli benefici in termini di occupazione, di approvvigionamento di materie prime e servizi e crea un sistema resiliente in grado di supportare il territorio in momenti di crisi.
Ognuno di noi è in grado di comprendere come l’unione e la mutua assistenza possano trasformare un territorio nel rispetto dell’ambiente, della cultura, delle tradizioni.
La sinergia derivante dall’unione di piccoli e grandi forze moltiplica gli sforzi dei singoli amplificando gli effetti di una piccola azione.
Quello che dobbiamo fare in situazioni come quella che stiamo vivendo è avere la forza di reagire e riorganizzare positivamente la nostra vita, in comunione gli uni con gli altri, nonostante e soprattutto per rispondere alla situazione difficile che stiamo vivendo.
Cominciamo un progetto di collaborazione seria, basato sul rispetto reciproco e sulla professionalità, sul rispetto del territorio e di chi quel territorio lo abita e lo rende vivo e lo rende unico. Un progetto che tiene conto delle risorse disponibili (sempre limitate), che abbia una durata determinata e con un vincolo di qualità.
Una collaborazione di tipo verticale, in cui sono presenti aziende anche e soprattutto di settori diversi ma complementari tra di loro.
Ad esempio inizierei ragionando su pochi semplici punti da attuare il più velocemente possibile:
- Questione prezzi, evitare la svendita incontrollata del prodotto turistico, se l’attuale crisi sanitaria ci permetterà di riaprire le nostre attività di impresa.
- Promozione del territorio con un prodotto unico e riconoscibile al fine di inondare i canali comunicativi con un unico forte segnale.
- Promuovere l’acquisto di prodotti/servizi caratterizzati dalla territorialità.
- Sostegno economico alla popolazione tutta, anche sostenendo le forme che le amministrazioni pubbliche stanno attuando, nonché applicando concretamente tutte quelle forme di sostegno al lavoro che il Governo ha in animo di attuare.
- Questione rate bancarie e rapporti.
Ognuno di noi può dare il contributo, bisogna solo volerlo.
Giuseppe Armellino